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L'autore indaga con questo romanzo la storia di un artista: quella dello scultore belga Panamarenko che, nell'esistenza e nelle opere, tentava di scoprire l'origine della luce, "l'invisibile confine dell'aria", la "porta del cielo" oltre e attraverso la quale è possibile perdere peso, acquisire la capacità di volare. E la ricerca di quel segreto obbliga lo sguardo a incontri inaspettati, con gli altri artisti, con gli scienziati, con le città: fra Perinaldo e Salamanca, Venezia e Roncisvalle, Buenos Aires e Parigi, Praga e Torino, Leonardo da Vinci, le comete di Cassini, i calcoli e i sogni di Keplero e Tyco Brahe.